Di giovedì comunico. Giovedì 22 gennaio l’ultimo appuntamento con Virgilio Ilari

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Dopo la caduta del Muro di Berlino ha iniziato a circolare una nuova parola d’ordine: la “fine della Storia”. A corollario il “tramonto delle ideologie”, e altre teorie che concettualizzavano, più o meno seduttivamente, la presa di coscienza dell’esaurirsi stesso della Storia. L’ultimo appuntamento di Di giovedì comunico, previsto giovedì 22 gennaio 2015, ore 11.00, Sala ‘E. Fermi’, Biblioteca di Ateneo, Campobasso, si occuperà di: Megatrends. L’illusione di anticipare la Storia

 

A ragionare su questa nuova illusione Virgilio ILARI, Presidente della Società Italiana di Storia Militare, fra i primi in Italia ad occuparsi di cultura militare e di polemologia in senso stretto, sin dal 1976 con Le forze armate tra politica e potere; poi proseguito con Storia militare della Prima Repubblica.

Dopo gli indirizzi di saluto del Rettore, Prof. Gianmaria Palmieri, e l’introduzione di Ivo Germano (docente di comunicazione giornalistica), Ilari si confronterà con Giuseppe Pardini (docente di storia contemporanea), sull’interrogativo se le recenti vicende geopolitiche tornino a fare posto alla Storia, che qualcuno, ottimisticamente o capziosamente, pensava fosse finita, conclusa, stop! A concludere Lorenzo Scillitani (docente di Diritti dell’uomo e globalizzazione). Questo appuntamento conclusivo è imperniato sulle linee di pensiero che dominano l’attuale dibattito su vecchie e nuove guerre, soprattutto – tale la tesi provocatoria di Ilari -, sulla questione se non sia meglio perdere quelle di oggi per vincere quelle di dopodomani. Si tratta di una fase da interpretare a fondo in considerazione di mutazioni antropologiche, sociali, culturali accelerate, se non vertiginose. Quando poi le parole in agenda iniziano ad essere ben altre, c’è bisogno di qualcuno che sappia porre adeguatamente i problemi per toccare la sensibilità generale sull’irreversibile orizzonte planetario del ritorno della Storia in forma inedite, e con le mentalità che camminano ad un passo doppio rispetto alle illusioni di chi voleva farla finita con la Storia.

Il coordinamento scientifico e organizzativo è affidato a Marco Stefano Birtolo (docente a contratto di Etica e deontologia delle professioni comunicative).