icons1
Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità Il contributo di Unimol.

Oggi in tutto il mondo si celebra la Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità, i quali hanno trovato compiuta espressione nella Convenzione ONU. Ratificandola, anche l’Italia si è impegnata a promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali delle persone con disabilità, promuovendone al tempo stesso il rispetto della loro intrinseca dignità.
Il nostro Paese costituisce un punto di riferimento a livello internazionale per le modalità con cui attua il diritto all’istruzione, garantendo l’inclusione scolastica di un numero crescente di alunni e studenti con disabilità. Fino ai gradi più elevati dell’istruzione universitaria. Già a partire dal 1999, infatti, gli Atenei italiani intervengono con specifiche azioni a supporto degli studenti con disabilità (Legge 17/1999). Gli interventi si sono ulteriormente ampliati con l’entrata in vigore della legge 170/2010 e dalle relative Linee guida in materia di disturbi specifici di apprendimento (DSA).
La ricorrenza odierna – dedicata al tema Questioni di inclusione: accesso ed empowerment per le persone con tutte le abilità –  costituisce quindi l’occasione per dar conto pubblicamente dell’impegno di Unimol in questo campo. grafico01In poco più di un decennio il numero di studenti con disabilità iscritti si è più che quadruplicato, passando dai 19 dell’a.a. 2003/4 agli 86 dell’anno accademico 2014/15, di questi 16 nuovi immatricolati. Anche gli studenti con DSA, sono aumentati da 1 nel 2012 a 6 nel presente anno accademico. Gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennali sono 57, mentre quelli iscritti alle lauree magistrali e magistrali a ciclo unico sono 24. Sono 3 gli studenti che frequentano i corsi più avanzati come le scuole di specializzazione, il tirocinio formativo attivo e 2 dottorandi di ricerca. Circa il 70% di studenti è iscritto ai corsi di laurea sociali e umanistici, mentre il 30% è iscritto ai corsi di laurea scientifici.
L’aumento numerico di studenti con disabilità iscritti a Unimol, la differenziazione delle loro esigenze, hanno portato alla trasformazione del preesistente Ufficio disabilità in un Centro servizi per studenti disabili e studenti con DSA. Oltre al responsabile amministrativo, esso si avvale stabilmente della collaborazione del personale del Centro Documentazione Handicap-CNIS di Campobasso, dei docenti Referenti per la disabilità e DSA. Grazie al progetto regionale Garanzia Giovani, il Centro servizi può contare anche sulla preziosa opera di due tirocinanti laureate in psicologia.
Gli interventi del Centro sono molteplici. Il servizio di accoglienza presenta agli studenti e alle loro famiglie le opportunità offerte da Unimol, tenendo conto delle specifiche esigenze personali. Ad esso si affianca il servizio di orientamento in ingresso, che coinvolge i Referenti disabilità e DSA dei Dipartimenti e i Responsabili dei corsi di studio i quali forniscono informazioni dettagliate sui percorsi di studio per verificare, insieme agli studenti, le prospettive più idonee alle loro attitudini e alle esigenze, aiutandoli a compiere una scelta consapevole. A quanti si iscrivono ai corsi di studio che prevedono una prova di ammissione, il Centro servizi effettua una valutazione degli eventuali accomodamenti ragionevoli che la Commissione può adottare per l’espletamento della prova, proponendo gli ausili eventualmente necessari. Più in generale, Unimol si è dotata di apposite Linee guida per la conduzione delle prove di esame parte degli studenti con disabilità. Ad esse si attengono i docenti nei casi in cui sussistano i requisiti previsti dalla normativa vigente.
Uno dei servizi più importanti offerti dal Centro è il tutorato alla pari. Agli studenti che ne fanno richiesta viene assegnato un tutor alla pari, cioè uno studente Unimol (possibilmente dello stesso corso di studi), selezionato con un apposito bando. Il tutor alla pari si impegna ad affiancare lo studente con disabilità nelle tipiche attività della vita universitaria, quali ad esempio: il supporto in aula e il reperimento dei materiali didattici, l’affiancamento nello studio e, ove necessario, l’intermediazione con i docenti e con il personale amministrativo dell’Ateneo. In anni recenti sono stati introdotti incontri formativi per i tutor, il cui compito principale consiste nel promuovere l’empowerment dello studente con disabilità rendendolo protagonista del suo percorso universitario. Le richieste di tutorato alla pari si sono raddoppiate: dalle 16 dell’a.a. 2005/6 alle 30 dell’a.a. in corso. Esse sono state soddisfatte grazie al numero crescente di studenti Unimol che hanno risposto al Bando: nell’a.a. 2005/6 erano 42, mentre nell’a.a. 2015/16 sono state 60. Seppure si tratti di numeri significativi, essi non garantiscono una copertura ottimale di tutti i corsi di studio, specialmente nelle sedi di Pesche e di Termoli. Talvolta, le richieste di studenti con disabilità che frequentano i corsi in quelle sedi sono state soddisfatte grazie al generoso impegno di alcuni tutor che studiano a Campobasso.
grafico02L’azione del Centro servizi è soltanto in parte sostenuta dalle risorse assegnate annualmente dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca agli Atenei. L’ammontare destinato a Unimol varia, a seconda degli anni, tra i 20 e i 30mila euro. A fronte del numero crescente di studenti e soprattutto della necessità di estendere, diversificare e qualificare i servizi offerti, negli ultimi anni gli Organi accademici hanno incrementato l’investimento per le politiche per l’inclusione destinandovi 29.500 euro nel 2015, e 35.000 euro per il 2016 che si aggiungono alle risorse assegnate dal MIUR stimate in circa 25.000 euro, per un impegno di spesa totale pari a 60.000 euro.
Considerando anche l’attività del personale tecnico amministrativo svolta in funzione del Centro servizi, l’investimento di Unimol a favore degli studenti con disabilità è passato da 30.000 euro nel 2005 a 110.000 nel 2014.

grafico03Ad esse va aggiunto il valore economico degli esoneri dalle tasse universitarie che la normativa nazionale riconosce agli studenti con invalidità pari o superiore al 66% e agli studenti la cui disabilità è certificata ai sensi della legge 104/92. Nell’arco di un decennio, l’ammontare stimato degli esoneri è cresciuto da poco più di 18.000 euro dell’a.a. 2005-2006 ai quasi 92.000 dell’anno accademico 2014-2015.
Rimuovendo uno dei numerosi ostacoli economici connessi alla loro condizione personale e familiare, questa misura incentiva gli studenti con disabilità a proseguire gli studi a livello universitario.
Al di là dei rilevanti dati economici, il vero valore aggiunto è rappresentato dall’impegno e dalla disponibilità con cui il personale tecnico amministrativo, i dirigenti dell’Ateneo e i docenti cooperano con il Centro servizi nel trovare soluzioni ragionevoli alle molteplici esigenze e problematiche che gli studenti incontrano lungo il proprio percorso. Soluzioni che traducono in pratiche concrete la mission del Centro servizi, sintetizzata nelle parole di Goethe: «Trattate un essere umano per quello che è e rimarrà quello che è. Trattate un essere umano per quello che può e deve essere, e diventerà quello che può e deve essere». «Non si tratta di una citazione accademica – ci dice il Delegato del Rettore alla condizione studentesca e alle disabilità –, ma di nomi e di volti, quelli dei nostri studenti, che accompagniamo per un pezzo della loro crescita culturale, scientifica e umana, e di cui vediamo fiorire le potenzialità sotto i nostri occhi. Il merito è tutto il loro e delle loro famiglie. Ad esempio, Chiara – una delle prime studentesse di Formazione primaria, ora docente di ruolo nella scuola primaria – dopo una giornata trascorsa a scuola tra lezioni e consigli di classe, continua a prestare la sua opera presso il Centro servizi. Oppure, Marianna. Dopo aver conseguito una laurea in giurisprudenza a pieni voti, frequentando le aule giudiziarie talvolta doveva esibire la sua tessera di praticante avvocato abilitato. Due anni fa, superando le dure selezioni previste dall’iter concorsuale è entrata nei ruoli della magistratura. Questi sono fatti. E l’elenco potrebbe continuare».
In questi anni, nelle aule e negli uffici di Unimol è cresciuta una nuova cultura della disabilità. Al punto da risultare evidente anche alla Commissione di esperti valutatori dell’ANVUR che ha ritenuto il Centro servizi uno degli punti di eccellenza di Unimol. Di questa cultura si sono fatti interpreti anche gli studenti di Unimol, i quali hanno preso iniziativa organizzando, in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi di Campobasso, corsi introduttivi alla Lingua Italiana dei Segni, le cui edizioni sono state frequentate ogni volta da un centinaio di studenti.
Difficoltà ed errori non mancano. Molto resta ancora da fare per dare attuazione ai diritti delle persone con disabilità. Si tratta di una responsabilità comune. Unimol intende condividerla con le Istituzioni e i soggetti della società civile regionali. Per questo ha instaurato forme di collaborazione mediante la sottoscrizione dei protocolli di intesa che stanno dando i primi frutti: con il progetto interistituzionale CDH cui hanno aderito varie Istituzioni, con l’ASREM, con il Centro Territoriale di Supporto per le Tecnologie e le Disabilità.
Soltanto condividendo questa responsabilità i diritti delle persone con disabilità diventeranno realtà realizzando quella che lo scrittore Giuseppe Pontiggia chiama la “seconda nascita”. Le persone con disabilità «devono imparare a muoversi in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile. La seconda ‒ prosegue lo scrittore ‒ dipende da voi da quello che saprete dare. Sono nati due volte e il percorso sarà più tormentato. Ma alla fine anche per voi sarà una rinascita».
Unimol continuerà a fare la sua parte.