Nel pomeriggio di ieri, a Lecce, presso la sede del Rettorato dell’Università del Salento, il neo Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Prof. Francesco Profumo ha incontrato i Rettori della costituenda Federazione degli Atenei del Molise, Basilicata e Puglia.
É la prima volta, da quando si è concretizzato ed avviato il progetto federativo degli Atenei, che i Rettori, insieme, hanno avuto l’opportunità di incontrare il Ministro dell’Università al quale il Rettore Cannata ha illustrato il percorso ed il progetto congiuntamente con i colleghi presenti.
L’incontro, caratterizzato da un clima di particolare cordialità e reciproca condivisione nella piena consapevolezza di una fattiva collaborazione, è stato anche l’occasione per ribadire non solo la necessità di concorrere ad un processo di sviluppo del Mezzogiorno partendo proprio dal sistema universitario e della ricerca, ma anche per evidenziare e riaffermare il ruolo decisivo che le istituzioni universitarie svolgono nella valorizzazione del capitale umano e quindi, di conseguenza, nella crescita economica, culturale e sociale dei territori.
Il Ministro Profumo ha annunciato la presentazione di un programma di azioni per l’Università, che sarà illustrato domani a Roma alla CRUI, la Conferenza dei Rettori degli Atenei Italiani. Il Ministro ha più volte sottolineato, anche in relazione agli indirizzi del Governo nel suo complesso, la prioritaria importanza di continuare a rafforzare i rapporti di collaborazione con tutti i territori e con i soggetti istituzionali e della società civile nell’ottica di dare risposte significative all’intera filiera dell’istruzione, dal mondo della scuola, alle istituzioni universitarie e di ricerca.
In tale contesto il Rettore Cannata ha voluto ricordare che è proprio in questa filiera che c’è maggiore esigenza di investire superando gli squilibri territoriali per utilizzare pienamente tutte le potenzialità del nostro Paese.
“Oggi è più che mai indispensabile – ha continuato il Prof Cannata – diffondere piena consapevolezza del fondamentale ruolo delle istituzioni universitarie per la peculiare funzione di motore della crescita culturale e sociale, dello sviluppo, dell’affermazione della legalità, della democrazia, della partecipazione e della coscienza libera e critica. La centralità poi della formazione e della ricerca - ha concluso il Prof Cannata – è aspetto cruciale per garantire competitività e di conseguenza progresso. Tutto ciò continuando a considerare una risorsa, e non un limite, la diversità tra i territori”.
