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Giovedì 8 novembre 2012 - ore 9.30 - Aula Magna di Ateneo - Via De Sanctis - Campobasso
 
 
L’Europa è il continente con il maggior numero di anziani nella popolazione; un trend destinato nei prossimi anni ad aumentare.
In Italia il fenomeno è particolarmente rilevante. La più recente rilevazione annuale dell’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), sullo sviluppo socio-demografico dell’Italia, mostra come nel 2001 gli ultra 65enni fossero il 18.7 % della popolazione totale (circa 10.600.000), mentre nel 2011 si sia giunti a quasi 12.000.000 di persone (oltre il 20% della popolazione totale).
Il rapporto poi tra la popolazione ultra 65enne e la popolazione fino ai 14 anni, si sia attestato nel 2010 al 144,5%. Questo a dimostrazione di come la popolazione degli ultra 65enni stia superando di molto quella dei giovani.
In tale contesto si stima che in Italia nel 2018 la durata media della vita raggiungerà i 78,8 anni per gli uomini e gli 84,3 anni per le donne. Particolarmente evidente sarà dunque l'aumento del numero della popolazione di oltre 65 anni, oggi al 20,3% del totale, nel 2043, si oltrepasserà il 32%. Appare dunque essenziale per il nostro sistema nazionale, così come per quello europeo mobilitarsi sul piano strategico ed operativo con l’obiettivo di trovare tutti gli strumenti necessari per mettere in atto le risposte culturali, politiche ed organizzative necessarie a far fronte a questo importante cambiamento demografico.
Il progetto Europe ACCESS - Against Crime Care for Elders Support and Security – è focalizzato proprio su tali priorità e vede il coinvolgendo di esperti e istituzioni di livello internazionale per sviluppare linee guida da diffondere in ambito nazionale ed europeo. In particolare si sono approfondite tutte quelle tematiche legate alle specificità ed alle tipologie di reato che più frequentemente colpiscono gli anziani. Una seconda linea di studio ha poi evidenziato specifici percorsi destinati agli operatori delle Forze dell’Ordine basati su apposite indagini che mostrano errori da evitare nella raccolta testimoniale con soggetti appartenenti alla terza età.
Le linee guida prodotte durante i sedici mesi di ricerca, di studi, di analisi del progetto saranno presentate e illustrate all’interno di una Conferenza finale, che si aprirà con gli indirizzi augurali e di benvenuto del Magnifico Rettore dell’Università del Molise, Prof. Giovanni Cannata e delle Autorità istituzionali.
L’evento previsto a Campobasso giovedì 8 novembre 2012, a partire dalle 9.30, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi del Molise vede il coordinamento scientifico dei Proff. Marco Marchetti e Davide Barba dell'Università del Molise e della Prof.ssa Annamaria Giannini dell'Università "La Sapienza" di Roma e la presenza di tutti i Partner, di ospiti italiani e stranieri, di Funzionari, Commissari e frequentanti la Scuola Superiore della Polizia di Stato - Ministero dell’Interno, nonché di delegati di ciascuno dei Paesi europei coinvolti: Francia, Svezia, Slovenia, Grecia, Cipro, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Ungheria, Bulgaria.
Il Progetto ACCESS - coordinato dalla Fondazione Santa Lucia di Roma - ha come partner il Dipartimento di Medicina e Scienze della Salute dell’Ateneo molisano, il Laboratorio Italiano di Criminologia del Comune di Campobasso, l’IMed - Istituto per il Mediterraneo, la Scuola Superiore di Polizia, Ministero dell’Interno, la Direction Centrale de la Sécurité Publique - Ministère de l’Intérieur (France), la Stiftelsen Tryggare Sverige (Sweden) e la Faculty of Criminal Justice and Security, University of Maribor (Slovenia).
 
 
 
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