All'Aratro UniMol, 51 X 61, ​ ​la mostra personale di ​MINGO IACOVINO​. ​ Inaugurazione ​il ​16 maggio. A cura di Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio

icons   Laboratorio di storia dell’arte contemporanea di lettere e beni culturali – Foto di Marco Coghi,

Il Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione – Galleria Gino Marotta / ARATRO archivio delle arti elettroniche – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea
​inaugura una personale di Mingo Iacovino (Montagano-CB-1957), artista che fonda il suo percorso su uno sguardo paziente e analitico e su uno stile unico, basato su un metodo severissimo di grande rigore esecutivo.
I​acovino compone infatti le sue opere attraverso un puntinato di inchiostro di china realizzato con le vecchie penne da progettazione rapidograph 0,1 e 02 su cartone bristol da 960 gr. pressato su legno, una tecnica personale che gli permette di portare a termine opere di grande difficoltà.

Nei fogli dell’artista, i tocchi di grandezza infinitesimale sfuggono dunque alla percezione e diventano le molecole basilari di una tecnica che ottiene esiti di alta qualità illusionistica senza però restare fine a sé stessa, fondendosi, invece, nella sua ricerca di perfezione, alla visione metaforica e drammatica che informa tutto il suo lavoro, legato anche a un certo cupo e visionario simbolismo nordico, rafforzato dalle sue sapienti variazioni sui neri.
Così con un linguaggio teso, allusivo e denso di rimandi, Iacovino elabora le sue meditazioni, purtroppo sempre attuali e profetiche, sulla spietata avidità di quelle speculazioni finanziarie senza etica che provocano un baratro senza fondo di crisi, povertà e morte; rappresenta la perenne dialettica tra l’amore, la bellezza e la voracità del tempo in una partita a dadi tra la morte e una ragazza il cui corpo nudo è rappresentato con innocente e radiosa sensualità; sintetizza le devastazioni climatiche e ambientali attraverso lattine svuotate, terre riarse e aride, alberi secchi di paesaggi dove case e castelli in rovina sono emblematicamente abitati solo da corvi e avvoltoi; distilla il succo avvelenato e dolente della tragedia della Shoah nel filo spinato che lega i due fogli dedicati a Dachau o della tragedia della guerra nell’immagine del Cristo Crocifisso tormentato da un uccello rapace mentre un carrarmato schiaccia un teschio nella sua inarrestabile marcia di distruzione.

Inaugurazione 16 maggio 2018 ore 18.00
​ARATRO- archivio delle arti elettroniche- museo laboratorio di arte contemporanea 2° piano- 2° edificio polifunzionale, via Francesco ​De Sanctis, ​Campobasso
Info: + 39 3385912482- + 39 3331530974; aratro@unimol.it
Facebook: Galleria Gino Marotta- Aratro Università del Molise
Dal 16 maggio all’11 giugno 2018; dal lunedì al venerdì per appuntamento
MINGO