Studentesse e Studenti UniMol di Scienze politiche e delle Istituzioni europee a Roma, in visita all'Ufficio storico dello Stato Maggiore Esercito

 icons Visita di studio e di istruzione all’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito a Roma da parte delle Studentesse e degli studenti di Storia delle Crisi e delle Transizioni politiche, del I anno del corso di laurea magistrale in Scienze politiche e delle Istituzioni europee di UniMol.

22, tra studentesse e studenti, e 4 dottori di ricerca hanno potuto usufruire del viaggio di studio, finanziato dal Dipartimento di Economia, presso l’importante istituto dello Stato Maggiore Esercito, in viale Lepanto a Roma; partiti dal Campus universitario di Campobasso e accompagnati dai docenti professori Giuseppe Pardini (organizzatore della visita) e Giovanni Cerchia, hanno avuto l’opportunità di accedere alle strutture di archivio dell’Esercito italiano, dove sono conservate e custodite tutte le documentazioni e le carte della Storia d’Italia, dall’Unità ai giorni nostri, inerenti all’Esercito ed alle Forze Armate.

Guidata dal Direttore dell’Ufficio Storico SME, colonnello Emilio Tirone, e dagli archivisti Viggiano e Gionfrida, la delegazione studentesca ha seguito anche due seminari sulla metodologia della ricerca storica e sull’impiego delle fonti riservate; ha infine visitato l’intera importante struttura, all’interno della caserma “Nazario Sauro”.

Si è trattato di significativo momento formativo piuttosto importante, perché per una prima volta le strutture archivistiche militari sono state aperte a una intera classe di universitari, a conferma anche dello stretto e fattivo rapporto che l’Università degli Studi del Molise ha intrapreso con le istituzioni delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine, anche a un giorno di distanza dall’interessante convegno di presentazione sul volume inerente alla storia della Guardia di Finanza in Molise, e che può preludere a ulteriori sbocchi formativi e professionali certamente per gli universitari UniMol, ma perché no, anche per i futuri e aspiranti studenti della nostra Università,

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