Trovati sui monti della Sila i resti di un cugino del mammut. Ricercatori e Archeologi UniMol alla campagna di scavo. I Reperti trasferiti nel laboratorio di Archeologia del nostro Ateneo per essere sottoposti a restauro

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Ritrovamento dello scheletro dell’elefante preistorico (Elephas antiquus) nella Sila cosentina. Primo scheletro completo mai trovato in Italia di Elephas antiquus. Era alto 4 metri al garrese. Una scoperta fortuita, ma che potrebbe in parte riscrivere la storia della Calabria settentrionale. Secondo le prime valutazioni, il gigantesco animale sarebbe morto sulle sponde del lago per cause naturali. Nella zona non sono stati infatti trovati elementi che facciano pensare alla presenza di antichi cacciatori, ma le indagini nell’area sono solo all’inizio.
Al momento – grazie ai fondi messi a disposizione da Segretariato Regionale del MIBACT per la Calabria, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, Comune di Spezzano della Sila, Parco Nazionale della Sila e Università del Molise e di Bari – sono stati asportati dal sito solo una zanna, un molare e altri frammenti, che nei prossimi mesi saranno sottoposti a pulizia, consolidamento e restauro presso il laboratorio archeologico dell’Ateneo molisano. icons Ma le ricerche – dicono gli archeologi – dovranno continuare. E non solo perché gran parte dello scheletro dell’elefante è ancora nascosto fra i sedimenti.

Il link della notizia resa nota su La Repubblica: http://www.repubblica.it/scienze/2017/11/23/news/trovati_sui_monti_della_sila_i_resti_di_un_cugino_del_mammut-181927047/