FAMI: lanciato il nuovo bando per favorire l’integrazione dei migranti

Il bando affronta 7 priorità che includono orientamento dei migranti, integrazione delle donne, sensibilizzazione sulla migrazione irregolare, protezione dei bambini e delle vittime di tratta, formazione di esperti.

C’è tempo fino al 31 gennaio 2020 per partecipare al nuovo bando del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione per progetti transnazionali volti a favorire l’integrazione di cittadini dei paesi terzi negli Stati membri.

Il Fondo sostiene tutte le azioni relative alle politiche di migrazione, al fine di contribuire alla più efficace gestione dei flussi migratori.

Sono sette le priorità identificate dal bando, che costituiranno l’oggetto delle proposte progettuali:

  1. Promozione dell’integrazione delle persone bisognose di protezione attraverso programmi di sponsorizzazione privata
  2. Orientamento sociale di cittadini di paesi terzi appena arrivati attraverso il coinvolgimento delle comunità locali, incluse attività di mentoring e di volontariato
  3. Integrazione sociale ed economica delle donne migranti
  4. Campagne di sensibilizzazione e informazione sui rischi della migrazione irregolare in paesi terzi selezionati e in Europa
  5. Sostegno alle vittime di tratta di essere umani
  6. Protezione dei bambini migranti
  7. Azioni transnazionali per la formazione di esperti nel settore dell’asilo e della migrazione

Ogni progetto dovrà focalizzarsi esclusivamente su una priorità.

I progetti relativi alla priorità 1 devono avere una durata massima di 36 mesi, mentre per i progetti relativi alla priorità 2, 3, 4, 5, 6, 7 la durata massima è di 24 mesi.

Possono partecipare come lead applicant i seguenti soggetti:

  • enti pubblici (per progetti relativi a tutte le priorità)
  • enti privati non-profit (esclusi i progetti relativi alla priorità 7)
  • organizzazioni internazionali (esclusi i progetti relativi alle priorità 5 e 7)

Sono ammessi come co-applicant:

  • enti pubblici (per progetti relativi a tutte le priorità del bando)
  • enti privati non-profit (ad eccezione dei progetti relativi alla priorità 7)
  • enti profit (ad eccezione dei progetti relativi alle priorità 5 e 7)
  • organizzazioni internazionali (ad eccezione dei progetti relativi alle priorità 5 e 7)

I partecipanti devono risiedere in uno degli Stati membri, ad eccezione della Danimarca. In relazione ai progetti riguardanti la priorità 1, sono ammessi enti anche dalla Svizzera e dal Canada, solo come co-applicant, senza rimborso dei costi.

Partenariato: per le priorità 1, 4, 5, 6 e 7 il partenariato deve coinvolgere almeno 2 soggetti ammissibili aventi sede in due differenti Stati membri; per le priorità 2 e 3 almeno 3 soggetti ammissibili provenienti da 3 differenti Stati membri.

Il budget complessivo messo a disposizione del bando è di 21 milioni e 500 mila euro, di cui:

  • 4.000.000 euro per la priorità 1
  • 4.000.000 euro per la priorità 2
  • 4.000.000 euro per la priorità 3
  • 4.850.000 euro per la priorità 4
  • 2.550.000 euro per la priorità 5
  • 1.700.000 euro per la priorità 6
  • 400.000 euro per la priorità 7

In base alle priorità scelte, la sovvenzione richiesta dovrà essere compresa tra:

  • 400.000 e 1.000.000 euro per i progetti relativi alle priorità 1, 2 e 3
  • 300.000 e 1.000.000 per i progetti relativi alla priorità 4
  • 300.000 e 600.000 per i progetti relativi alle priorità 5 e 6
  • 300.000 e 400.000 per i progetti relativi alla priorità 7

Il tasso di co-finanziamento sarà pari al 90% dei costi totali ammissibili.

Per maggiori informazioni e per scaricare il testo completo del bando, visitare il sito ufficiale della Commissione europea.